Dicotomia – Fotografia e Grafica

Fotografia-Grafica

Mi capita, qualche volta, di essere esattamente diviso in due relativamente a certi argomenti che mi stanno particolarmente a cuore, e più ci tengo e più mi sento diviso e in conflitto.

Le mie fotografie sono spesso introspettive, metaforiche, talvolta allegoriche e questo mio modo di rappresentare e presentarmi sembra non faccia parte di quest’epoca.

Chiunque aspira al successo. Inizialmente ci si accontenta anche del solo consenso di quei pochi che apprezzano il proprio modo di essere e di operare, ma il successo più lo si ha e più lo si accumula, più lo si accumula e più si teme di perderlo, finendo, così, per desiderarne sempre di più.

Da questi due concetti passa il mio conflitto interiore: Intimità e Successo, Fotografia e Grafica.

Amo della Fotografia la ricerca della rappresentazione del vero per trovare spunti e uscire fuori dall’immagine, ma spesso temo di non essere compreso fino in fondo, ed infatti per non rimanere deluso, assegno ai miei scatti condivisi un titolo lungo, un titolo esteso, capace di suggerire la mia chiave di lettura.

In questa situazione l’altro me, forse più superficiale, forse più opportunista, con l’intento di raggiungere più rapidamente il successo, cerca di prendere il sopravvento facendo cadere il primo nelle tentazioni della Grafica, portando così l’occhio inconsapevole dello spettatore dove non è potuto arrivare nell’istante dello scatto l’occhio del fotografo; ma quest’ultimo sarà sempre cosciente dell’inganno.

L’altro lato della «Luna» è che se la Grafica aiuta ad enfatizzare, a mostrare più accattivante un qualcosa di probabile che non è mai esistito, ben presto, però, ci si accorge che il mondo è pieno di immagini di questo tipo, immagini che alla fine si assomigliano tutte: il prezzo di questo successo sarebbe inevitabilmente lo svilimento dell’intima natura, la perdita di unicità, originalità e autenticità del messaggio.

Più mi avvicino alla Grafica e più mi allontano dal desiderio di uscire a caccia di luce; quasi tutto è possibile alla manipolazione grafica, tranne che la rappresentazione dell’Anima.

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