Biografia Naif

Matita - Torre del Campese (Isola del Giglio) - 18/09/1992

Mia madre, nelle riunioni di famiglia, racconta che già da piccolino, in età prescolare, ritagliavo figure da fogli di carta regalo per farne collage.

Da sempre ho avuto una grande passione per la composizione e per il disegno, tanto che la Matita è sempre stata una mia fedele compagna.

Disegnavo di tutto: animali, paesaggi, natura morta (stranamente mai volti e persone)

Grandi insegnamenti li ho ricevuti sia da mia Madre, che da mio Padre, entrambi ottime “matite”; ma la scintilla illuminatrice, sicuramente, è da attribuire a mio Nonno materno, che con pochi e piccoli suggerimenti mi fece capire il “cuore” per ottenere disegni proporzionati. (forse avrò avuto 6-7 anni, o giù di lì)

La matita, quindi, la mia compagna fedele, rigorosamente senza colore (forse perché più interessato alla forma-geometria che al colore e alla luce? chissà?!).

Matita - Torre del Campese (Isola del Giglio) - 18/09/1992
Matita – Torre del Campese (Isola del Giglio) – 18/09/1992

Per la mia Prima Comunione ricevo in regalo un libro di fotografia di base e la mia prima fotocamera (e unica, fino all’epoca del digitale): Nikon F-401x abbinata ad AF Nikkor 50mm f/1.8

Con questa fotocamera partecipo ad un concorso fotografico locale «I Colori», con una foto intitolata «Il tramonto al Tuscolo» (foto non vincitrice, ma selezionata per l’esposizione nella mostra del concorso come foto a tema tra i fotografi più giovani)

Divengo fotografo seriale di insetti e fiori, e dopo aver “lapidato un patrimonio” per far sviluppare fotografie e diapositive, torno in me, e per qualche tempo mi allontano da questa passione, forse dettata da una delusione “professionale” (due rullini di un viaggio a Malta, sviluppati lì, le cui foto verranno perse proprio lì)

Lo studio e lo sport, mi allontanano ulteriormente, ma solo apparentemente, perché la matita è sempre con me. Disegno sopratutto tra i banchi della scuola media (Ed. Artistica – Ed. Tecnica), e poi in quelli del Liceo Scientifico (dove frequento nella sezione sperimentale di disegno).

Lo Sport che ruolo ha avuto in tutto questo?

Ad interiorizzare!

E sì! Quando il corpo è impegnato tutti i giorni a fare su e giù in una vasca di una piscina, la mente viaggia libera.

Gli studi proseguono nella Facoltà di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Tor Vergata, anche lì, matita, disegni e molta tecnica.

Nell’era del digitale mi riavvicino alla fotografia con una Nikon D90 (al momento dell’acquisto già fuori produzione), un po’ scettico e un po’ nostalgico della vecchia pellicola, e in un periodo un po’ particolare della mia vita sentimentale (Periodo pescarese)

Riprendo in mano libri di fotografia, e approfondisco con studi di elementi di ottica dopo aver fatto degli acquisti non troppo azzeccati!

Mi avvicino alla fotografia di ritratto, paesaggistica, notturna, oltre alla mia sempre amata Natura.

Ed ora, eccomi qua, con la mia Nikon D7500, con le mie passeggiate, e con la mia sperimentazione: alla ricerca della forma con il “Bianco-Nero” e della riproduzione del colore “vero-reale”.

Roberto Quintiliani

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