Questo articolo non parla di Fotografia, ma prova a raccontare con parole ciò che si vede oltre la tela e i colori di un quadro.
Qualche giorno fa a mia figlia è stato assegnato un compito insolito, ovvero quello di radunare la famiglia per farsi aiutare nella realizzazione di un componimento in prosa o poesia, aneddoto, filastrocca su una figura che, tra tutte, è stata poco raccontata: San Giuseppe papà di Gesù.
Per non scopiazzare, qua e là, nella rete cose già sentite e visioni del santo già dette, mi è venuta in mente l’idea di prendere un bel quadro sul personaggio e raccontare una storia fatta di umanità e concretezza.
Il componimento seguente prende forma dall’osservazione della tela Gesù nella bottega di San Giuseppe di Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst, 1617-1618; Olio su tela; San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage)
Nella bottega di San Giuseppe
È già sera! Si fa buio ormai nella bottega, mentre salgon su nel cielo un indefinito numero di stelle. La luna, nel suo percorso celeste, vorrebbe entrar dalla finestra, a rassicurar la tua mano sul materiale ancora informe. A testimonianza dell'impegno che metti nel tuo lavoro, continuano a cader giù dal tavolo, finissimi riccioli di legno. A volte rimani fermo, assorto ed esitante nel manifestar il tuo ingegno ma, con la candela in mano, c'è lì con te Gesù, che illumina i tuoi pensieri prima ancor del legno che prende forma. È notte fonda ormai e la stanchezza si avvicina; poi un pensiero va a Maria e uno al piccolo Gesù. Vorresti riposare ma tutto ancora è da finire. Dall'altra parte del tavolino, Gesù, ti guarda con dolce riconoscenza e ammirazione, contemplando profondamente la tua bellezza d'animo. Da questi umili gesti anche Gesù imparerà quale Forza sa vincere ogni umana fatica: l'Amore. Di tutto questo Amore tu, oh San Giuseppe, sei l'Amor per la Famiglia.
Roma, 19 Gennaio 2022
Autori: Famiglia Quintiliani